Cosa servirà per viaggiare in Italia e all’estero?

L’Italia sta per varare il suo «green pass» e lo stesso lo sta facendo l’Europa, ma esattamente cosa sono, come funzionano e soprattutto cosa cambia per i viaggi?
L’ultima novità in fatto di viaggi in Italia, appena annunciata dal premier Mario Draghi è il via libera agli spostamenti tra regioni gialle ed un pass per muoversi tra quelle rosse e arancioni.
Il pass servirà per attestare di essere vaccinati, di aver fatto un tampone antigenico o molecolare con risultato negativo 48 ore prima di partire, oppure di essere guariti dal Covid.
Il provvedimento entrerà in vigore dai primi di maggio, nello stesso periodo si dovrebbe sapere anche che tipo di formato avrà il pass se cartaceo con un’autocertificazione o un certificato dell’Asl, oppure digitale con i dati da caricare sull’App «Io» usata per il cashback.

IL GREEN PASS EUROPEO
Per muoversi in Europa, invece c’è il green pass europeo.
Un passaporto sanitario cartaceo o digitale, con un QR Code, che sarà rilasciato gratuitamente ai cittadini dell’Unione sempre alle condizioni di aver fatto vaccino, tampone, o essere guariti dal Covid e che sarà in uso da quest’estate, in cui la campagna vaccinale si spera sarà a buon punto.
Gli effetti dello stesso tipo di lasciapassare li stanno già sperimentando altri Paesi con in testa Israele che, anzitutto per merito di una massiccia campagna vaccinale è riuscito a tenere sotto controllo la pandemia.
Senza green pass in Israele non si entra da nessuna parte, dai ristoranti ai concerti. Succede lo stesso anche a New York, dove è appena stata lanciata una app che si basa sullo stesso funzionamento.

Tra le varie ipotesi in studio c’è anche quella di caricare le informazioni sulla tessera sanitaria.
Obiettivo del pass è favorire la ripresa del turismo, senza lasciare indietro nessuna delle regioni italiane, consentendo alle strutture ricettive di riaprire contemporaneamente alla ripresa .
Inoltre servirà a riavviare il settore degli eventi, dato che si pensa di poterlo utilizzare anche per appuntamenti come fiere e concerti.

I LIMITI DEI PASS
Restano però due grossi limiti da considerare: il primo è che con pass di questo tipo si discriminano i cittadini che non sono ancora vaccinati, specie quelli dei Paesi più poveri.
Il secondo limite è di tipo legale e tecnologico e riguarda gli spostamenti fuori dall’Europa, per esempio che validità avrebbe un pass israeliano in Europa e viceversa? Inoltre un sistema di controllo europeo potrebbe «leggere» i dati di una piattaforma sanitaria di un Paese extra-UE?
Per questo motivo sono andate avanti le sperimentazioni di voli Covid-tested, della Iata, International Air Transport Association, che ha proposto un sistema che ha valore internazionale, lo Iata travel pass, anche in questo caso si tratta di un certificato di avvenuta vaccinazione o di negatività al Covid che nelle intenzioni dei suoi ideatori , consentirà di viaggiare ovunque nel mondo evitando quarantene.
Emirates, Swiss Air e Iberia sono tra le compagnie che lo hanno appena avviato con successo su alcune tratte, ma purtroppo la strada è ancora lunga perché sia esteso ovunque.

COSA FARE?
Finché, non entrerà in vigore almeno il pass europeo che consentirà la libera circolazione tra tutti gli stati dell’Unione, per andare in vacanza all’estero non resterà che sottostare alle regole d’ingresso e di uscita dei singoli stati, cominciando dall’Italia ovviamente.

Se si vogliono prenotare le vacanze in un paese straniero, per ora quindi non resta che informarsi sulle regole di entrata e di uscita, il punto di riferimento comunque è il sito della Farnesina e magari è necessario sottoscrivere un’assicurazione di viaggio per evitare di perdere eventuali quote versate.
L’alternativa non è comunque affatto male, restare in Italia. Con il pass annunciato dal governo quel che è certo è che, almeno nel nostro bellissimo Paese, potremo spostarci senza problemi.